Letizia Moroni   Per condividere con voi idee, pensieri, considerazioni...

Chi sono

Letizia Moroni
Dopo aver conseguito il diploma di Maturità Classica ho continuato gli studi ottenendo la laurea in “Antropologia Culturale” presso l’Università La Sapienza di Roma con una tesi sulla “Storia delle Tradizioni Popolari, Movimenti Spirituali e Formazione delle Ideologie Politiche Contemporanee”. Mi sono specializzata in “Antropologia del Movimento Operaio e della Civiltà Contadina”.

Nel 2002 ho svolto uno studio ed una ricerca antropologica sulle “Nuove Tendenze Spirituali”. Ho effettuato un'accurata ricerca sul campo che ho riassunto nella mia tesi di Laurea dal titolo "Aspetti Antropologici nella Pratica terapeutica del Pranic Healing".

Nel periodo 2002-2003 ho collaborato in qualità di antropologa con il Comune di Casole D’Elsa (SI) per la costituzione di un “Archivio della Memoria” approfondendo gli studi sulla mezzadria e sul mondo contadino dei primi del ‘900, attraverso la raccolta di dati etnografici e svolgendo una ricerca sul campo sulla vita dei mezzadri in Toscana.

Nello stesso periodo ho lavorato in qualità di antropologa con l’Università “La Sapienza” di Roma trascrivendo storie di “Vite Contadine” collaborando con la cattedra di “Storia delleTradizioni Popolari”.

Tra il 2003 e il 2004 ho collaborato con il Comune di Genzano di Roma per l’ideazione e la realizzazione dei seguenti progetti:

  • Proposta per un museo delle Tradizioni Popolari di Genzano di Roma.
  • Progetto per un Museo Demo-Etno-Antropologico di Genzano di Roma.
  • Progetto per l’allestimento del Museo dell’Infiorata e delle Tradizioni Popolari di Genzano di Roma.
  • Progetto per l’allestimento di Laboratori Didattici da inserirsi nell’ambito del Museo dell’Infiorata e delle Tradizioni Popolari.

Nello stesso periodo mi sono occupata anche dell’Organizzazione, realizzazione e partecipazione in qualità di relatrice delle seguenti conferenze:

  • 7/10/2004 “Investimenti culturali ed economia territoriale. Un percorso per la realizzazione del Museo dell’Infiorata e delle Tradizioni Popolari di Genzano di Roma”. In collaborazione con il Prof. Roberto Giacobbo, giornalista, autore, conduttore televisivo e dirigente RAI. La mia relazione verteva sull’importanza dei Musei Demo-etno-antropologici e sugli studi demologici italiani in particolare degli antropologi Cirese e De Martino.
  • 18/02/2005 “Testimonianze storico-letterarie a Genzano di Roma”. In collaborazione con il Prof. Ugo Mancini ed il Prof. Aldo Onorati. La mia relazione verteva sui rapporti del mondo contadino con il proletariato, antifascismo e movimento operaio, lotte e vittorie contadine a Genzano di Roma.

Nel dicembre del 2004 ho collaborato con il Comune di Lariano (Roma) per la realizzazione della mostra permanente “Lariano agli inizi del ‘900” partecipando in qualità di relatrice alla conferenza dibattito dell’ 11 dicembre 2004 “Lariano agli inizi del ‘900. Viaggio antropologico nel mondo contadino”, presso la scuola Media Statale “ Achille Campanile”. La mia relazione riguardava gli studi antropologici italiani dal prof. Loria ai nostri giorni.

Dal 2005 al 2019 ho lavorato presso il Consiglio regionale del Lazio e la Giunta regionale del Lazio in qualità di funzionario.

Nel giugno 2007, la Presidente Nazionale della LiberAssociazione, Danielle Mazzonis (ex Sottosegretaria del Ministero dei Beni Culturali), mi nomina Delegata per il Lazio della LiberAssociazione, con diritto di voto al Congresso Nazionale per la fase costituente di una rete nazionale di soggetti accomunati dalla volontà di costruire un'Europa unita dal basso.

Dal 2007 sono Coordinatrice della LiberAssociazione dei Castelli Romani.


La LiberAssociazione

La LiberAssociazione, attiva fra il 2006 e il 2010, si costituì come rete nazionale italiana di realtà associative e singoli individui accomunati dall'obiettivo di sperimentare nuove formule di adesione, creando un ponte partecipativo diretto tra le persone e la società civile, in un'ottica fortemente europeista.

La Liberassociazione si prefiggeva quindi di raccogliere soprattutto la voglia di impegno sociale di chi, pur non essendo legato ad alcun partito, intendeva convogliare le proprie energie per la costruzione di un nuovo modello socio-economico, culturale, ambientale ed etico.

Lo stesso logo dell'associazione, che raffigurava orme provenienti da punti diversi, che attraversano uno spazio condiviso e procedono insieme verso un orizzonte comune, sintetizzava il senso dell'associazione. I suoi iscritti ebbero modo di dibattere e confrontarsi sui più diversi argomenti di interesse comune, sia nei circoli territoriali, nati a stretto contatto con le specificità locali ma anche su tematiche di rilevanza internazionale.

Numerose furono le iniziative avviate dalla LiberAssociazione su tutto il territorio nazionale: dalla lotta per il diritto alla casa a Palermo, alla campagna sui temi dell'immigrazione del comitato di Salerno; dai seminari sul diritto e la Costituzione di Massa Carrara alle iniziative per la ripubblicizzazione dell'acqua a Pavia; dalla campagna in difesa dell'ambiente avviata dal circolo di Crotone contro la costruzione dell'ecomostro “Europaradiso”, alle numerose iniziative per la diffusione della cultura nel comune di Macerata e nella provincia di Perugia.

La presenza territoriale della LiberAssociazione si realizzava anche attraverso interventi sulla stampa locale ed iniziative di dibattito pubblico che diventarono utili laboratori di approfondimento coinvolgendo sempre di più nuove identità e movimenti.

L'associazione non fu semplicemente un movimento “contro”, di opposizione, ma seppe proporre in maniera aperta e dialettica soluzioni ed indirizzi diversi rispetto alle tentazioni neo-liberiste che condizionavano ed ancora condizionano, in maniera significativa, gli orientamenti politici della Comunità Europea e le spinte moderate della politica italiana.

Per quanto riguarda la comunicazione, la LiberAssociazione si servì sia di strumenti classici, come la pubblicazione di un periodico di approfondimento dal nome “I quaderni della LiberAssociazione”, sia dei nuovi media telematici.

Presidente nazionale della LiberAssociazione è stata Danielle Mazzonis, ex Sottosegretaria al Ministero dei Beni Culturali che, con grande sensibilità ed impegno, ha coordinato questo progetto per dare risposte ad un processo di modernizzazione che sempre più investiva il terreno della società civile e della cultura. La LiberAssociazione ha prodotto una serie di iniziative su temi di attualità ed anche più strettamente culturali, su problematiche territoriali e di rilevanza nazionale.

Temi cruciali come lavoro, economia, welfare, libertà, laicità, diritti, disarmo, pace, democrazia, rappresentanza, partecipazione, questione morale, clima, territorio, legalità, conoscenza, innovazione e ricerca sono stati al centro dei dibattiti e dei progetti portati avanti dalla LiberAssociazione, che ha sempre privilegiato la partecipazione civile per il raggiungimento degli obiettivi sopra citati.


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